ecco la patria
una soglia fra singhiozzi
ubriaca e incosciente
in assenza
sempre c'è un'assenza
perché altrimenti non c'è patria
oggi
durante l'ultima carezza
la patria è scomparsa
fra le gocce
di caffè
avrei voluto ricordare
il suo sapore
meschino
ma poi l'ho scoperta addormentata
tra le gambe della gatta
adesso
la patria mi riscalda
mi copre con pagine vecchie
di giornali mai finiti
e mi sussurra storie
all'orecchio su dragoni
meditabondi
mi fa pena
perciò non le confesso
che non ci credo
nella patria
© Frantz Ferentz, 2012
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