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LETTERE
lettere
malinconiche
con tendeze suicide
dimenticate sul bordo della tazza fra la traccia delle labbra rosse
lettere
rischiose di diventare voce
morbide
che nemmeno esistono
lettere
erotiche
innamorate di un’ora estinta
di lettere sementali
tu sei
lettere
di un alfabeto sbagliato
sottoscritto
di pelle
DISINTOSSICAZIONE
oggi
vorrei
disintossicarmi
di te
di voi
almeno ci proverò
guardo i tuoi occhi con sapore a limone
inauditi
sotto la polvere amara
di un sorriso
mai fatto
sul serio
sentirmi
fumato
da te
da voi
sulla spiaggia bastarda
oggi
vorrei
disintossicarmi
dei tuoi silenzi
mai
salvati.
RIPETIZIONE
ripetere
ripeterti
ripetere silenzi
ripetere nomi zitti
ripeterci
ripetere l’ultimo gusto
ripetere la notte sotto la lingua
ripetere
ripetere la luna cadendo
ripetere la loro parlata di nebbia
ripetermi
ripetere me stesso
ripetere che ripeto
e non ripetere più
l’ultimo colpo di palpebra
LIEVITO
bene, grazie a dio
alhamdullillah
credo al deserto
come pelle ultima
dove fingere la vita
umidità scaduta
dei ricordi più dolci
-oppure più amari
non lo so-
crescere
senza il corpo
scoprire
che le mie dita
sono polvere
io sono lievito
sillabico
al di là del deserto nascosto
CURVA
la curva più perfetta
è quella dei capelli
che si avvicinano al volto
e poi fluttuano
tramite una breve galassia
di donna
non toccare mai
la curva
sarebbe come macchiare
un silenzio
brezza di autunno lento
che scende
e cavalca
scende
e cavalca
quei desideri più indecifrabili
© Xavier Frías Conde 2011
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