Albeggiando is a set of three Italian poems, written after looking through the window in fancying that beyond the snow that makes everything silent, there are the dreamed places that one misses. But warmth and fluids are actually here, behind the window, on the skin and among the hairs of a woman who possesses all rivers and all guitars on her body and whose skin is prone to welcome the forthcoming dawn, still unborn like all my wishes.
________________________________________________________________________A Nataša
<1>
a volte
non vale più
una confessione
vale di più
guardarti
in pigiama
di notte
e scendere
tra i tuoi
silenzi
e incognito
baciare
le tue labbra
di birra
vale di più
credere
ai lenzuoli
come patria
e desiderare
l'esilio
al tuo grembo
e tu
sempre dormi
a volte
proprio
nevica
sul tuo naso
e sorridi
ancora
avrò l'occasione
di rubare
il profumo
dei tuoi capelli
facendo finta
di cercarti
motivi
per condividere un caffè
e il Moldava
si unisce con il Tago
nell'umidità
più profonda
ti svegli
sul letto
pianeta
e mi acetti
pioggia
lenta
e zitta.
<2>
ti scopro
quando ti svegli
pelle di fado
non so perché
in te abitano
tutte le chitarre
e se ti bacio
hai fiato di pasticcio
e marmellata
con te
lento il tram
invade Lisbona
taciono
isole e gabbiani
di notte
quando il Tago
ancora non
ti arriva alla bocca
<3>
Sei morbida
piccola
e misteriosa
mi piace
la tua nebbia
calda
sotto le coperte
mi piace
quando la tua lingua
inventa
geografie
che subito
si evaporano
mi piace
essere il tuo corpo
e darti
nomi
inpronunciabili
sei morbida
piccola
e calda
a volte
non vale più
una confessione
vale di più
guardarti
in pigiama
di notte
e scendere
tra i tuoi
silenzi
e incognito
baciare
le tue labbra
di birra
vale di più
credere
ai lenzuoli
come patria
e desiderare
l'esilio
al tuo grembo
e tu
sempre dormi
a volte
proprio
nevica
sul tuo naso
e sorridi
ancora
avrò l'occasione
di rubare
il profumo
dei tuoi capelli
facendo finta
di cercarti
motivi
per condividere un caffè
e il Moldava
si unisce con il Tago
nell'umidità
più profonda
ti svegli
sul letto
pianeta
e mi acetti
pioggia
lenta
e zitta.
<2>
ti scopro
quando ti svegli
pelle di fado
non so perché
in te abitano
tutte le chitarre
e se ti bacio
hai fiato di pasticcio
e marmellata
con te
lento il tram
invade Lisbona
taciono
isole e gabbiani
di notte
quando il Tago
ancora non
ti arriva alla bocca
<3>
Sei morbida
piccola
e misteriosa
mi piace
la tua nebbia
calda
sotto le coperte
mi piace
quando la tua lingua
inventa
geografie
che subito
si evaporano
mi piace
essere il tuo corpo
e darti
nomi
inpronunciabili
sei morbida
piccola
e calda
© Xavier Frías Conde 2010
All rights reserved worlwide
All rights reserved worlwide
Sem comentários:
Enviar um comentário