terça-feira, abril 11, 2006

Città

This is the Italian version of a set of poems published in "Canto de Nedara". They all speak about cities.

XFC

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Lisbona


no ho potuto baciarti mai
sul margine del Tejo
né ascoltarti un fado
guardandoti agli occhi

mai Lisbona non ci ha preso la mano
né abbiamo salutato la statua di Pessoa

le nostre lingue sono ormai
nuvoli di mormori
lontano da Lisbona

non andrò a nessuna promessa
proprio se viene vestita di estate
cercherò vecchi treni verso le vie bagnate
della mia città in assenza
e lasciarò le mie cenere
per risuscitare

mai
con te
a Lisbona

Francoforte

fu soltanto un istante

dicevano che nulla sarebbe sopravvissuto
dopo la guerra
e tra i rovine di Francoforte
ti ho conosciuta

io ero un soldato di inchiostro
disarmato
e tu mi parlasti degli angeli
mediterranei
della tua razza calda

pensa ai momenti
quando uno non può indovinare i cammini
della propria violenza

adesso voglio un’altra guerra
per finire la prima
per capitolare davanti la terra
sono stanco di cercarti

Salamanca


avevi freddo e tacevi

prendevi la mia mano
e camminavi come se il tempo
finisse domani

la prima notte mangiammo una pizza
e poi ti accendesti una sigaretta
il fumo invitava
a ballare
ma non osai chiedertelo

quella sera
fui l’unico spirito del tuo corpo
e mi piaceva

pensai che saremmo stati per sempre
insieme

no pensai alla malinconia blu
dei tuoi occhi
né all’ostinazione delle tue labbra

ancora oggi
ricordo l’arco indecifrabile
delle tue sopracciglia
e vedo Salamanca

Guarda


quel giorno
parlammo con Dio
senza ascoltarlo

facemmo una passeggiata nel quartiere ebraico
il nostro calvario
abbiamo attraversato
le vie dei nostri corpi
in orbite ripetute

quel giorno
no ti ascoltai
e adesso
non c’è remedio

quella voce ferita
rimane per sempre
a quelle vie
dove hai sentito tanto freddo



Santiago de Compostela


non hai mai sentito
le pietre che ti parlano
che la pioggia è dolce
che la notte è un letto

no hai conosciuto Compostela
alle tre di mattina
quando le voci e i passi
finalmente si ritirano
ma le nostre ombre
si cercano ancora

no
non hai conosciuto
né hai respirato l’Obradoiro
con tutta la magìa umida
di quello che già è detto

quando ci tornerò
torneremo
anche se non ci sei
e non potrai evitarlo

cammini dentro di me

Madrid


nessun esilio
tutto il silenzio


le mie vie spesso
chiedavano per te

e adesso solo c'è la quiete
del colore degli ulivi
ulivi a Madrid
è il centro di nulla

avevamo immaginato
tutta una descendenza di profeti
e tutte le albe insieme
condividendo il caffè e il calore
dei nostri corpi

adesso solo
mi rimane Madrid

nessun esilio
tutto il silenzio

Friburgo


non sono passato
nella camera dove piangi
né ho baciato i tuoi capelli
sul tuo letto

non ho potuto carezzarti
la malinconia
né prendere una pizza
con te
nella via dei desideri

non ho bevuto
il tuo dolore
perche tutti gli aeroporti
sono chiusi

e non sei libera
amica di tutte le assenze

3 comentários:

Anónimo disse...

imparato molto

Anónimo disse...

necessita di verificare:)

Anónimo disse...

Perche non:)