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Lisbona
no ho potuto baciarti mai
sul margine del Tejo
né ascoltarti un fado
guardandoti agli occhi
mai Lisbona non ci ha preso la mano
né abbiamo salutato la statua di Pessoa
le nostre lingue sono ormai
nuvoli di mormori
lontano da Lisbona
non andrò a nessuna promessa
proprio se viene vestita di estate
cercherò vecchi treni verso le vie bagnate
della mia città in assenza
e lasciarò le mie cenere
per risuscitare
mai
con te
a Lisbona
Francoforte
fu soltanto un istante
dicevano che nulla sarebbe sopravvissuto
dopo la guerra
e tra i rovine di Francoforte
ti ho conosciuta
io ero un soldato di inchiostro
disarmato
e tu mi parlasti degli angeli
mediterranei
della tua razza calda
pensa ai momenti
quando uno non può indovinare i cammini
della propria violenza
adesso voglio un’altra guerra
per finire la prima
per capitolare davanti la terra
sono stanco di cercarti
dicevano che nulla sarebbe sopravvissuto
dopo la guerra
e tra i rovine di Francoforte
ti ho conosciuta
io ero un soldato di inchiostro
disarmato
e tu mi parlasti degli angeli
mediterranei
della tua razza calda
pensa ai momenti
quando uno non può indovinare i cammini
della propria violenza
adesso voglio un’altra guerra
per finire la prima
per capitolare davanti la terra
sono stanco di cercarti
Salamanca
avevi freddo e tacevi
prendevi la mia mano
e camminavi come se il tempo
finisse domani
la prima notte mangiammo una pizza
e poi ti accendesti una sigaretta
il fumo invitava
a ballare
ma non osai chiedertelo
quella sera
fui l’unico spirito del tuo corpo
e mi piaceva
pensai che saremmo stati per sempre
insieme
no pensai alla malinconia blu
dei tuoi occhi
né all’ostinazione delle tue labbra
ancora oggi
ricordo l’arco indecifrabile
delle tue sopracciglia
e vedo Salamanca
Guarda
quel giorno
parlammo con Dio
senza ascoltarlo
facemmo una passeggiata nel quartiere ebraico
il nostro calvario
abbiamo attraversato
le vie dei nostri corpi
in orbite ripetute
quel giorno
no ti ascoltai
e adesso
non c’è remedio
quella voce ferita
rimane per sempre
a quelle vie
dove hai sentito tanto freddo
Santiago de Compostela
non hai mai sentito
le pietre che ti parlano
che la pioggia è dolce
che la notte è un letto
no hai conosciuto Compostela
alle tre di mattina
quando le voci e i passi
finalmente si ritirano
ma le nostre ombre
si cercano ancora
no
non hai conosciuto
né hai respirato l’Obradoiro
con tutta la magìa umida
di quello che già è detto
quando ci tornerò
torneremo
anche se non ci sei
e non potrai evitarlo
cammini dentro di me
Madrid
nessun esilio
tutto il silenzio
le mie vie spesso
chiedavano per te
e adesso solo c'è la quiete
del colore degli ulivi
ulivi a Madrid
è il centro di nulla
avevamo immaginato
tutta una descendenza di profeti
e tutte le albe insieme
condividendo il caffè e il calore
dei nostri corpi
adesso solo
mi rimane Madrid
nessun esilio
tutto il silenzio
Friburgo
non sono passato
nella camera dove piangi
né ho baciato i tuoi capelli
sul tuo letto
non ho potuto carezzarti
la malinconia
né prendere una pizza
con te
nella via dei desideri
non ho bevuto
il tuo dolore
perche tutti gli aeroporti
sono chiusi
e non sei libera
amica di tutte le assenze
3 comentários:
imparato molto
necessita di verificare:)
Perche non:)
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